È noto insieme ad Albissola Marina (con cui forma il territorio denominato Albisole) per la lavorazione delle ceramiche omonime. Albisola è un punto di riferimento internazionale per gli artisti della ceramica che soggiornano qui per periodi più o meno lunghi, lavorando nelle fabbriche locali. Entrambi i comuni sono tra i fondatori di AICC, l’Associazione Italiana Città della Ceramica. Il nucleo centrale del territorio di Albisola Superiore, facente parte della Riviera del Beigua, si divide in due parti: Albisola Superiore, a circa 1 km dal mare e Albisola Capo, che dispone di un’ampia passeggiata, che si ricollega a quella di Albissola Marina, e di una spiaggia. Il suo mare è premiato da molti anni con il vessillo della Bandiera Blu. I primi luoghi di interesse si possono osservare appena usciti dalla stazione ferroviaria. Mi riferisco al sito archeologico con i resti di Alba Docilia, l’antica villa romana di Albisola di cui ancora sono distinguibili l’area abitativa, quella produttiva ed infine quella termale. Le differenti zone sarebbero meglio riconoscibili se il posto venisse curato un po’ meglio, è un vero peccato infatti vedere così tante erbacce tra le rovine di edifici risalenti al I-IV secolo. A poca distanza sorge poi la chiesa di San Pietro, eretta verso la fine del XIX secolo e gravemente colpita dal terremoto del 23 febbraio 1887. La ricostruzione avvenne riportando l’edificio allo splendore originale e pertanto osservando lo stile romanico che la caratterizza oggi si può immaginare come fosse la prima volta. La passeggiata E. Montale ospita una serie di opere d’arte ed installazioni che testimoniano ancora una volta la vocazione artistica di Albisola. Degna di nota anche la nuova rete sentieristica con 65 km di itinerari escursionistici.